di Redazione
Slowth Records è un’etichetta musicale indipendente fondata nel 2020 a Bologna da Mattia Loris Siboni, Matteo Pastorello e Niccolò Salvi, musicisti elettronici uniti dall’esperienza di Minus – Collettivo d’Improvvisazione e dagli studi presso la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “G. B. Martini”. Obiettivo dell’etichetta è diffondere e promuovere musica sperimentale e di ricerca. Come illustrato nel sito web, Slowth Records, che è anche associazione culturale, è pronta ad accogliere qualsiasi musicista che si dedichi alla ricerca musicale personale o di gruppo, attraverso l’improvvisazione, la composizione acusmatica, l’elettroacustica, la videoarte, la composizione tradizionale, vocale, strumentale e qualsiasi altro genere di difficile catalogazione.
A partire da dicembre 2020, Slowth Records ha pubblicato quattro dischi:
BolognaSound vol. 1, compilation di cinque brani inediti che getta luce sulla nuova scena elettronica sperimentale della città di Bologna. I musicisti coinvolti nel disco sono il duo elettronico Njordzitrone, Federico Pipia (Yamane, BlackCap, Minus – Collettivo di Improvvisazione), Daniele Carcassi (Abo, Elettronica Collettiva Bologna), Marco Menditto e Simone Faraci (TREE – Tempo Reale Electroacoustic Ensemble, Minus – Collettivo di Improvvisazione).
Quiet Area suite (marzo 2021), secondo album del compositore, musicista, improvvisatore e sound designer Mattia Loris Siboni. Il disco nasce dalla domanda: “Quante tipologie di silenzio esistono?”. Questo progetto è una raccolta di quattro brani acusmatici, nata dalla volontà di esplorare il silenzio come oggetto di indagine compositiva attraverso le sue diverse tipologie di forma e di utilizzo. La suite è stata composta con l’intento di accompagnare l’ascoltatore all’esperienza del silenzio. In che modo il silenzio permea tra il livello poetico e poietico dell’opera? E come influisce la singolare riflessione del vissuto personale nell’ascolto?
Habitat (aprile 2021) è il primo disco solista del musicista sperimentale e dj Daniele Carcassi. Si tratta di un racconto di un viaggio in un luogo immaginario la cui descrizione è affidata esclusivamente ai suoni, una lente d’ingrandimento su un nuovo e ipotetico ecosistema bilanciato, in cui le azioni dell’uomo sono contrapposte alla natura che ha riconquistato i propri spazi. Il concept album porta inoltre con sé una riflessione sulla relazione dell’uomo con il proprio habitat naturale e vuole porre l’attenzione su un nuovo modo di sentire e ascoltare il nostro mondo, creando un nuovo ambiente sonoro che congiunge una rinascita tecnologica ad una ecologica.
Il 18 giugno 2021 esce CASA BASE, progetto multimediale che comprende, oltre al disco, una serie di video-improvvisazioni. Il concept del progetto è un game piece, un sistema di improvvisazione controllata per musicisti che suonano a distanza, ispirato al gioco del baseball. Il sistema è frutto della ricerca dei musicisti di Minus – Collettivo di improvvisazione, ed è nato da uno spunto di Simone Faraci, uno dei componenti fondatori del collettivo bolognese. I quattro video della serie audiovisiva corrispondono a quattro diverse session di improvvisazione, in cui sette musicisti del collettivo – Daniele Carcassi, Simone Faraci, Giovanni Magaglio, Matteo Pastorello, Federico Pipia, Niccolò Salvi, Mattia Loris Siboni – più l’ospite Biagio Cavallo sono organizzati in quattro duo. I video saranno pubblicati sui canali YouTube di Slowth Records e Minus – Collettivo d’improvvisazione. L’album, invece, raccoglie short version e alternate take dalle quattro sessioni, oltre a un remix di Mattia Loris Siboni realizzato con tracce provenienti da tutte le sessioni, in un ulteriore tentativo di azzerare la distanza tra i musicisti.
Per maggiori informazioni su Slowth Records, cliccare qui.
Lascia una risposta