di Redazione
Con piacere segnaliamo la recente pubblicazione, per la casa editrice Esarmonia, del volume di Alberto Giordano dedicato a Peppino Di Giugno, fisico siciliano responsabile di importanti innovazioni nel campo della musica elettronica. Frutto di un lungo dialogo – presto trasformatosi in amicizia – tra l’autore e Di Giugno, il volume ripercorre la sua traiettoria esistenziale e professionale: dalla laurea in fisica all’Università di Roma al lavoro con il gruppo di ricerca dell’Anello di Accumulazione; dalla fondazione del “Centro di Elettroacustica” all’Università di Napoli allo sviluppo del “Sintetizzatore Ibrido”; dall’ideazione del processore 4A agli anni parigini, trascorsi all’IRCAM con Berio e Boulez, che portano alla costruzione della “mitica” 4X; dalla fondazione dell’IRIS a Paliano fino agli anni di impegno con il CEMAT e il progetto per “La Macchina del 2000”.
Attraverso la narrazione, emergono alcuni snodi tecnologici e scientifici fondamentali per la storia dell’elettronica “in tempo reale” nel passaggio dall’era analogica a quella digitale, cui le invenzioni di Di Giugno hanno contribuito in modo cruciale.
Corredato di una straordinaria messe di documenti originali per lo più tratti dall’archivio personale di Di Giugno (schemi tecnici, fotografie, lettere, locandine…), il volume include anche una introduzione di Silvia Lanzalone, una nota storica di Francesca Marchesiello, e preziose testimonianze di alcuni protagonisti delle vicende dell’informatica musicale a cavallo tra XX e XXI secolo (Gisella Belgeri, Nicola Bernardini, Emmanuel Favreau, Eugenio Guarino, Michelangelo Lupone, Sylviane Sapir, Alvise Vidolin).
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