di Luisa Santacesaria
Il prossimo 27 maggio, in occasione di Tempo Reale Trenta, l’Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana diretto da Francesco Bossaglia eseguirà The Key to Songs di Morton Subotnick per due pianoforti, due percussioni, viola, violoncello e suoni elettronici alla Limonaia di Villa Strozzi di Firenze. Presentiamo qui un ritratto essenziale del grande compositore americano, che sarà presente al concerto.
Morton Subotnick (Los Angeles, 1933) è un compositore elettronico e uno dei più attivi musicisti e sperimentatori degli ultimi decenni. All’inizio degli anni Sessanta, in una San Francisco in pieno fermento culturale, insegna al Mills College e fonda, con Ramon Sender, il San Francisco Tape Music Center. Attorno a questo leggendario centro di ricerca musicale – che, nel 1966, viene annesso al Mills Center for Contemporary Music (CCM) – gravitano, negli anni, artisti come Pauline Oliveros, William Maginnis e Tony Martin, e si sviluppano straordinarie collaborazioni con Terry Riley, Steve Reich, David Tudor, Ken Dewey, Lee Breuer, il San Francisco Actor’s Workshop, il San Francisco Mime Troupe, l’Ann Halprin Dancers’ Workshop, Canyon Cinema, e molte altre realtà.
È proprio in questo periodo che Subotnick collabora con Don Buchla per la realizzazione del Buchla 100 series Modular Electronic Music System, probabilmente il primo sintetizzatore analogico, ora conservato presso la Library of Congress di Washington. Il lavoro di Subotnick con i sintetizzatori raggiunge un traguardo importante nel 1967, quando il compositore americano realizza Silver Apples of the Moon usando uno degli strumenti creati da Buchla. Silver Apples of the Moon, pubblicato dall’etichetta Nonesuch Records, è la prima opera musicale concepita esplicitamente per essere ascoltata attraverso un mezzo di riproduzione del suono.
Nel 1969 Subotnick, ormai trasferitosi a New York per diventare direttore musicale del Lincoln Center Rep Company al Vivian Beaumont Theater, è invitato a Los Angeles per progettare una nuova scuola per le arti. È così che, assieme a Mel Powell e a una squadra di artisti, agli inizio degli anni Settanta fonda il California Institute of the Arts (CalArts), ancora oggi uno degli istituti musicali più prestigiosi degli Stati Uniti.
In tutta la sua carriera, Subotnick ha portato avanti una ricerca musicale sempre fortemente connessa allo sviluppo tecnologico, che lo ha condotto a radicali trasformazioni e a padroneggiare mezzi sempre nuovi. Uno dei suoi interessi degli ultimi anni è lo sviluppo di un curriculum musicale per bambini, incentrato sull’apprendimento attraverso la creazione sonora.
img: © Ethan Hein
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