di Marco Baldini
[Label! Label! è una nuova rubrica a cura di Marco Baldini sulle etichette discografiche di musica sperimentale. Ogni contributo è dedicato a un’etichetta, raccontata da una breve intervista ai suoi fondatori/curatori. In questo terzo appuntamento parliamo di Second Sleep con Matteo Castro]
Second Sleep è sicuramente una delle etichette più iconiche del panorama underground della musica di ricerca italiana. Il catalogo è eclettico ma in un certo senso omogeneo. Spazia, nell’alveo della musica elettroacustica, dal noise alla musica concreta. Riesci a ripercorrere la storia della label in maniera sintetica?
Ho cominciato a pubblicare cassette e cdr nel 2007, in casa, a Vittorio Veneto, città dove vivo tutt’ora. La genesi dell’etichetta è quella comune a molti: Second Sleep è stato inizialmente un modo per pubblicare i miei lavori e quelli di amici vicini. Al tempo, Vittorio Veneto aveva una piccola scena sperimentale, e così era abbastanza facile organizzare concerti e suonare insieme, creare collaborazioni, side project, etichette…
Le prime edizioni sono state per lo più scambiate con musicisti lontani o etichette che mi interessavano, e questo mi ha permesso di entrare in contatto con tutta una serie di persone che sentivo in qualche modo vicine. Pubblicare lavori di musicisti che mi piacevano è stato quindi una naturale evoluzione.
L’approccio, da allora, è rimasto pressoché invariato, continuo a occuparmi da solo di tutti gli aspetti legati all’etichetta, duplico ancora le cassette in real time e, se non sono “grosse” edizioni, taglio e assemblo le copertine, vado in posta!
Una cosa che ha sicuramente aiutato è stato passare dal lavorare in casa ad avere uno studio esterno, avere una routine mi aiuta a essere maggiormente concentrato e più costante nella pubblicazione di uscite.
Il catalogo rispecchia quelli che sono i miei interessi musicali e così, a fianco di un disco noise, pubblico una compilation di poesia sonora. Quello che mi guida è semplicemente una grande curiosità e passione per i suoni non convenzionali, voglio mantenere la cosa “interessante” e imprevedibile, mi piacerebbe che chi compra dischi da me mi segua in questo ragionamento.
Oltre alla incredibile proposta musicale, Second Sleep è immediatamente riconoscibile per i bellissimi artwork che realizzi (a volte anche per altre etichette). Ci parli un po’ di questo lavoro come artista figurativo che si accompagna alla tua attività di artista sonoro e curatore?
Mi sono sempre piaciute le etichette che hanno una componente visuale ben riconoscibile. Spesso questo si traduce in scelte stilistiche ben dettate e circoscritte. Anche se la quasi totalità delle uscite Second Sleep ha una mia grafica, non vorrei che questo diventasse però un diktat; semplicemente, mi piace metterci del mio.
Ho cominciato a realizzare collage pressappoco con l’inizio dell’etichetta. Avevo realizzato già delle grafiche per amici del giro punk/hc ma era roba molto diversa, il collage è stato il primo modo di esprimermi in maniera realmente personale.
Ho sempre raccolto una grande quantità di foto, pagine di riviste, fotocopie… mi sono quindi trovato fin da subito con molto materiale con cui poter lavorare. Il poter realizzare un artwork a mano è nato anche come esigenza, me la cavo ma non sono così bravo con il computer.
Ti chiediamo (domanda difficile!) tre uscite rappresentative dell’evoluzione dell’etichetta nel corso degli anni, con link Bandcamp per l’ascolto.
Nessun link Bandcamp, non ce l’ho, mi dispiace. Vi lascio i link Discogs, si riescono a sentire con qualche ricerca:
Ottaven – Musica Per Un Giorno 24xCS
https://www.discogs.com/it/release/5684564-Ottaven-Musica-Per-Un-Giorno-Registrata-In-Un-Mese
Groundsound Vol I LP
https://www.discogs.com/it/release/14831551-Various-Groundsound
Valerio Tricoli – Vixit LP
https://www.discogs.com/it/release/8242395-Valerio-Tricoli-Vixit
Artwork © Davide Parolin
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