di Redazione
Dal 23 marzo al 4 maggio a Napoli si terrà la terza edizione de La Digestion, festival “di musica ascoltata raramente, dedicato alla musica di ricerca e ai nuovi linguaggi dell’arte sonora contemporanea”, a cura di Andrea Bolognino, Renato Grieco, Domenico Napolitano e Giulio Nocera (fondatori dell’associazione Phonurgia), in collaborazione con l’associazione E-M Arts e la Fondazione Morra, prevede quest’anno tre appuntamenti ricchi di ospiti internazionali. Abbiamo chiesto a Renato Grieco di guidarci all’interno del festival.
«Il programma della terza edizione de La Digestion si compone di tre appuntamenti (diversamente dagli altri anni, dove erano sei). Quest’anno abbiamo cercato di concentrarci di più sui temi proposti al pubblico, sulla linea scelta.
Il primo appuntamento è il 23 marzo, con Tomoko Sauvage e David Moss. In un certo senso, questo appuntamento ha a che fare con l’aspetto che noi riteniamo più materico e, forse, anche simbolico della musica. Noi direttori artistici, per le nostre ricerche personali, ci siamo interrogati per mesi sulla natura della voce, sulla materia del suono. Quindi abbiamo pensato che niente avrebbe potuto essere più rappresentativo di questi due artisti che lavorano in direzioni completamente diverse ma su qualità molto specifiche dei loro strumenti.
Il secondo appuntamento, invece, è dedicato interamente alla musica concreta “alla francese”: il 13 aprile, presso la chiesa di San Potito, Lionel Marchetti, Jérôme Noetinger e François Bonnet (con lo pseudonimo di Kassel Jaeger), con un Acousmonium con 20 altoparlanti, terranno un laboratorio sulla diffusione acusmatica e un concerto con i loro lavori. Ovviamente, questo appuntamento intende indagare un aspetto quasi diametralmente opposto rispetto al primo (dove lo strumento è il veicolo per un’esperienza): in questo secondo appuntamento i musicisti, partendo da un’idea di suono nell’architettura, cercheranno di costruire un dispositivo specifico per mettere al mondo questa visione (o audio-visione).
Il terzo appuntamento fa parte di un progetto più complesso che rientra sotto il nome di MUSICA SANAE, e che nasce come gemellaggio tra La Digestion e altri due festival: In Situ (Sokolovsko, Polonia) e N.K. Projekt di Berlino. In sostanza, ci saranno eventi in queste tre città (Napoli, Sokolovsko e Berlino), in tre momenti diversi, con programmi in parte simili, in parte no, ma con alcune commissioni in comune. A Napoli l’evento sarà il 3 e 4 maggio all’interno del Maschio Angioino, una location d’eccezione che si trasformerà per l’occasione in una sorta di cittadella della musica sperimentale. Abbiamo commissionato a tutti gli artisti opere che fossero legate al tema del suono e della medicina. La line-up ha in programma Okkyung Lee, Felicia Atkinson, Anthony Pateras con il suo ensemble, Fis con Von Hausswolf, Erik Bünger, Luciano Chessa, Eks, Inconsolable Ghost di Hilary Jeffery… Tutti gli artisti sono stati spronati e stanno lavorando per presentare lavori completamente inediti che riflettano su questo tema. Per la nostra linea, per la nostra direzione, ci interessa coinvolgere artisti con una storia musicale in grado di trasformare gli eventi in lenti per osservare la realtà. Questo è il nostro obiettivo più grande: che ci sia tanto pensiero dietro la musica, tanta immaginazione, maestria ma, soprattutto, un approfondimento reale (non un fenomeno). Siamo convinti che la più grande risorsa sia affidarsi a persone solide, che siano in grado di regalare questa lente, questi strumenti per interpretare la realtà a chi sa ascoltare».
Per il programma completo del festival, cliccare qui.
Lascia una risposta