di Redazione
Nell’ambito della sua seconda edizione, Sonic Somatic in collaborazione con Tempo Reale promuove il workshop City Sondols condotto dall’artista Matteo Marangoni iii (instrument inventors initiative).
Il workshop si svolgerà a Firenze il 19, 20 e 21 ottobre e sarà funzionale alla preparazione e realizzazione della performance sonora City Sondols (Firenze, 21 ottobre 2016). Il workshop è rivolto a sei artisti e musicisti che verranno seIezionati attraverso una open call.
Le candidature dovranno essere inviate entro il 10 ottobre 2016.
Il workshop si svolgerà presso Villa Strozzi, nella sede di Tempo Reale, e alternerà momenti di approfondimento teorico in studio a elaborazioni pratiche sul campo. I partecipanti saranno introdotti ad alcuni concetti di riferimento sul paesaggio sonoro e sullo spazio pubblico, con esempi di opere musicali e sonore dalle avanguardie storiche ai giorni nostri. Un’attenzione particolare sarà dedicata all’ecolocazione come tecnica di “percezione attiva”. Saranno quindi analizzati alcuni apparecchi usati per scandagliare lo spazio acustico e verranno realizzati strumenti elettronici DIY. Obiettivo del workshop è la realizzazione di una composizione sonora e di un percorso coreografico che sarà presentata al pubblico nella notte di venerdì 21 ottobre.
Requisiti necessari
Non sono necessarie conoscenze specifiche, ma è richiesta una disposizione aperta verso attività nuove ed inusuali. Sono incoraggiate iscrizioni da parte di artisti con esperienze performative, in senso ampio (musica, teatro, danza, performing art) e nell’ambito della musica elettronica dal vivo.
Il workshop sarà di tipo intensivo e prevede la completa disponibilità dei partecipanti durante i giorni 19, 20 e 21 ottobre, comprese alcune ore notturne.
Come iscriversi
Inviare una breve lettera motivazionale e il proprio curriculum vitae all’indirizzo sonicsomatic@gmail.com con oggetto “Workshop Matteo Marangoni” entro lunedì 10 ottobre 2016.
MATTEO MARANGONI
Focalizzandosi sul potenziale dell’ascolto per stabilire nuove connessioni tra persone, luoghi e oggetti, le performances e le installazioni di Matteo Marangoni impiegano field recordings, archivi sonori, programmazione ed elettronica DIY. Alla ricerca di un uso non convenzionale delle tecnologie audio e di altri media, il suo lavoro indaga le relazioni che intercorrono tra suono, spazio e corpo, coinvolgendo l’ascoltatore attraverso esperienze fisiche che modulano lo spazio tra soggetto e oggetto.
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