Call for Works #5 | Ready-made: la selezione

di Redazione

Pubblichiamo i risultati del Call for Works per lavori che utilizzano frammenti di brani precedentemente realizzati (da altri o da loro stessi) come materiale per la loro composizione. Le opere selezionate sono state scelte per aderenza al tema del Call e per la notevole qualità dell’impiego dei materiali sonori.
Qui di seguito l’elenco dei pezzi, accompagnato da brevi descrizioni degli autori e link di approfondimento. Ringraziamo tutti i partecipanti e ci riserviamo di pubblicare prossimamente su musicaelettronica.it gli altri lavori.

ANDREJA ANDRIC
Shakespeare Mix: My Mistress’ Eyes (inedito, 2018)

The work is a sound collage based on feeding the YouTube with the famous Shakespeare’s sonnet “My Mistress Eyes are Nothing Like the Sun”. The poem is sent to the YouTube server in successive three word long queries. The sound mix resulting from six parallel sessions of streaming video based on these queries, a tiny snapshot of the vast YouTube landscape, constitutes the recording of this work. Fragments of 490 videos were used, 171 resulting from the words themselves, and 319 from the related videos. Documentaries on corals appear on mentioning of the coral in the words “Coral is far more red”, videos on gardening are heard on mentioning roses in “I have seen roses damask’d”, publicity on perfumes is streamed on “in some perfumes there is more delight”, etc. Recitation, music and ambient sounds fuse in an improbable, explosive and sometimes hilarious mix of sound and meaning. Inspired equally by the YouTube-specific genre of humorous mashups of popular films, and by early electronic music experiments with sound collage, the work searches for connections between the poetic and the everyday and playfully examines YouTube recommendation algorithm as a possible source of a new type of creativity.

CHELIDON FRAME
Prelude To A Broken AM (inedito, 2018)

Il brano realizza un dialogo tra un sintetizzatore e una serie di registrazioni di radio a onde medie, usate sia come magma sul quale inserire vari elementi sonori, sia come materiale grezzo da cui elaborare nuovi suoni e strumenti. Scorrendo la banda MW emergono frammenti di musiche etniche, dell’est, discorsi, radiogiornali, segnali pirata e comunicazioni di vario genere, che diventano fonte primaria della composizione. Il titolo, inoltre, gioca con il nome dato da Marcel Duchamp a uno dei suoi ready made intitolato “Prelude to a Broken Arm”.

ANTONIO D’AMATO
R-evo (inedito, 2014)

R-evo is a short acousmatic piece about the idea of changes, by mean of disruption, evolutions or revolutions. Some times a change is a fusion of different points of view, some times the change is simply giving up a habit. Some times a slow process, some times an abrupt overturn or a revelation. Some times future changes seem to be disquieting, but the piece offers at end a cloudless scenario. In this piece short vocal samples are deeply processed together with acoustic instruments samples derived from a fragment by Maurice Ravel extracted from Daphnis et Chloé and with synthesized elements in order to achieve or at least tend toward a total fusion of these elements. It is not just a mixing work, but rather a fusion of more sound objects in one, mainly through convolution algorithms. The work involves also the use of other DSP processes: selective spectrum saturation, resonant notch bank filtering, multiple delays, and distortion.

REMO DE VICO
Brontosaurus (Remo De Vico Label, 2018)

Il ruolo chiave nella composizione di questo brano in tecnica mista va dato senza dubbio all’utilizzo di un vecchio registratore Fostex 4 quattro piste per nastro. In alcune audio-cassette progressive degli anni ’70 mi è stato possibile isolare sulle tracce del registratore alcuni strumenti che si trovavano “in solo” in uno dei 2 canali stereo. Batteria, organo, basso e fiati appartengono al repertorio di gruppi come King Crimson, Yes, Gong, Mahavisnu Orchestra. La mancanza di ordine, nella vasta libreria di samples creata, mi rende impossibile stabilire con esattezza la paternità dei singoli suoni. Il sassofono solista e la chitarra sono, invece, delle sovraincisioni effettuate in studio da musicisti, in particolare il sassofono da Nando Farina. Siamo sicuramente lontani da problemi legati al diritto d’autore data la creazione ex-novo di un arrangiamento non riconducibile a nessuno dei gruppi citati.

LUCA DI BUCCHIANICO
Study Of Study For Player Piano – Omaggio A Conlon Nancarrow (inedito, 2013)

Il brano, come si evince dal titolo, vuole essere un omaggio al compositore Conlon Nancarrow; l’ascolto delle sue opere per Player Piano ha suscitato in me un’enorme curiosità. L’ascolto di quei contrappunti ineseguibili, quel suono quasi anti-musicale ma denso di significato sonoro mi hanno spinto a elaborare un brano che nasceva come omaggio ma che subito si è trasformato quasi in sacrificio della composizione dello stesso Nancarrow. Il materiale viene spezzettato e manipolato liberamente. La curiosità iniziale si è manifestata durante il mio lavoro di decostruzione e ricostruzione. I risultati sorprendevano anche me che ne controllavo i parametri: un’autentica riserva di suoni si nascondeva fra i campioni del brano originale e, ciononostante, il materiale di partenza risultava sempre evidente all’ascoltatore. Si tratta quindi di un diverso concetto di ready made, una frammentazione totale che però in qualche modo fallisce di fronte alla potenza dell’oggetto che viene ricontestualizzato, un ormai noto orinatoio fatto a pezzi di cui si riconoscono forma e sostanza e la firma autoriale ironica, un’ironia che non manca a Nancarrow; e, si sà, vedere un volto sorridente dovrebbe far sorridere l’osservatore in modo automatico, o automatizzato.

MARCO DIBELTULU
Microclima II (Miraloop Diamonds – Bologna, 2004)

L’intento del brano è quello di accostare la musica elettroacustica alla musica popolare millenaria della Sardegna. Il titolo rappresenta metaforicamente l’isola al centro del Mediterraneo, così caratteristica ed unica, con paesaggi aspri e selvaggi, con il mare di smeraldo, con la lingua antica e la musica ancestrale, ben rappresentata dalle launeddas, strumento aerofono a tre canne, e dal “canto a tenore”, tipica espressione della polivocalità isolana. Il risultato è un insieme di “immagini” evocative, di paesaggi sonori che rimandano alle infinite peculiarità dell’isola. Il brano contiene alcuni sample tratti dall’album «Tenores di Bitti – Italy», Real World Records, 1996.

SIMONE SIMS LONGO
NEUTRO Sound Collage (inedito, 2017)

NEUTRO Sound Collage è una breve composizione creata con il materiale sonoro della performance audiovisiva NEUTRO. Il materiale è stato ricombinato, rimanipolato, ritagliato e fissato in una nuova forma: un collage di colori sonori organizzati su più strati e presentati in sequenza. Il materiale sonoro originario è stato composto durante una residenza allo ZKM (IMA institute for music and acoustics), creato tramite varie tecniche di sintesi ed elaborazione del suono.

ANTONIO MASTROGIACOMO
Suonerie – excerpt (Setola di maiale, 2017)

26 tracce di suono fissato ottenute modificando, ridisponendo, tagliando ed editando 726 suonerie. 26 tracce – come le lettere dell’alfabeto – ricostruiscono il materiale audio ricavato dal web. Ho reimpiegato le suonerie in quanto materiale che mostra una certa natura e storia della musica elettronica. Si tratta di un’opera aperta, in quanto ogni materiale può essere, da un lato ridisposto in maniera diversa, dall’altro non esaurisce la collezione di suonerie esistenti. Come un oggetto che si posiziona, vi propongo questo lavoro sull’inconscio acustico.

MARCO MOLTENI
to JL (ePWsM 03 ab) (inedito, 2013)

Il brano acusmatico to JL (ePWsM 3 ab) è stato composto nel 2013 e rientra in una serie (ePWsM) di brani di corta o media durata che utilizzano la tecnica del “patchwork”: materiali sonori registrati ex novo o “scampoli” di miei precedenti lavori (acustici o elettronici) vengono montati con estrema cura del dettaglio (un frammento utilizzato può durare anche un solo secondo). In una seconda fase, due o più brani della serie “ePWsM” possono essere ulteriormente elaborati e rimontati per dar vita ad un nuovo brano. Parti del brano “to JL” – dedicato alla memoria di John Lennon, frutto, come si è detto, di un montaggio di miei brani precedenti – sono state utilizzate, unitamente a decine di altri frammenti, per comporre un brano dello stesso periodo intitolato “Effimere Emergenze, eremi, eclissi (ePWsM 1-3).

FABIO MONNI
Babette – un notturno, ineluttabile (inedito, 2017)

The concrete sounds of a fine dinner suggest a space, perhaps imaginary and yet realistic, possible to happen. The synthetic sounds suggest an abstract space, they belong to no place. The two spaces seem incompatible but there can be a possible relationship, a meeting place between them, a dialogue. One sleepless summer night Babette’s feast was broadcasted on TV. The movie fascinated me so much that I decided to transcend the magic feeling of that night of several years ago into a music piece, honouring the sleep that didn’t come.

DIEGO SODDU
Dusk (inedito, 2018)

Questa composizione nasce da “scarti” di mie registrazioni di chitarre. Dusk: tutta la polvere che c’è dietro uno strumento “sporco” viene messa in risalto fino a essere essa stessa strumento.

DANTE TANZI
Contritum somnia (inedito, 2018)

Frammenti del discorso più noto di Martin Luther King (‘I have a dream’) pronunciato da un sintetizzatore vocale con accento arabo. Riproduzione di alcuni successi degli ‘America’. Frammenti di un canto di nativi americani. Sezione ritmica rock che insegue una marcetta. Stanche sonorità aeree. Flebili suoni elettronici. Treni che sferragliano e frenano, assillati dal rumore del traffico. Una sospensione e il silenzio, infine. Dedicato a tutto ciò che viene interrotto ma non cessa di ripetersi.

THE SPRING PUMA (FAUSTO CARICATO)
Brain decompression (inedito, 2017)

L’opera, liberamente ispirata alla musica concreta e alle avanguardie italiane degli anni ’50 e ’60, nasce da una riflessione sulla comunicazione e sul suono, inteso come elemento vitale generatore dell’universo. Si compone di suoni ambientali, suoni sintetici, parti strumentali eseguite registrate e rielaborate esclusivamente da The Spring Puma. L’opera è inedita e pubblicata sul sito soundcloud.com sotto licenza creative common.

Qui la playlist completa:

Call for Works #5 | Ready-made: la selezione ultima modifica: 2018-07-31T09:23:46+02:00 da Luisa Santacesaria

Lascia una risposta